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Renzi, lo sciopero degli studenti, il processo contro la ‘Ndrangheta, le parole di Joseph Capriati e i consigli: Djarah Kan, Tiny Desk con Dua Lipa, Cachemire e Super economy.
- Renzi ha attirato di nuovo l’attenzione su di sè. Ha fatto partire una crisi di governo facendo dimettere le ministre Bellanova, alle politiche agricole, e Bonetti, alle pari opportunità e alla famiglia. Renzi è polarizzante: o con lui e contro Conte oppure contro di lui e con Conte. In questo articolo di Michael Braun c’è un’analisi, parziale, della visione renziana. Un passaggio molto importante è: “Qual è la bussola di Conte che ha governato prima con la Lega e poi con il Pd senza soluzione di continuità?”. Si dovrebbe parlare – e una parte delle critiche di Renzi sono su questo punto – di obiettivi, di visioni, di idee e, ancora meglio, di ideologie. Si fugge dalla parola ideologia da qualche tempo, come se fosse un problema avere dei valori di base fondanti che guidano le azioni politiche.
- Si è tornati a parlare – e Renzi ha questa grande capacità di resuscitare discorsi sopiti e ritrovare personaggi dimenticati – di ponte sullo stretto da inserire nel Piano nazionale di ripartenza e resilienza, praticamente il documento che riassume i progetti del Next Generation EU (già Recovery Fund). A me, quando si parla di ponte sullo stretto, viene in mente solo questo contributo dell’ingegner Cane.
- A quanto pare, Renzi ci sta un po’ ripensando a tornare nel governo. Conte no.
- “Checchè se ne dica”: ho visto studenti parlare in megafoni, striscioni, manifestazioni, come non ne vedevo da tempo e che mi ricordano i miei anni liceali. Le studentesse e gli studenti hanno protestato, anzi, scioperato perchè chiedono di tornare a scuola in sicurezza, perchè si chiedono perchè tanti altri luoghi sono aperti e le scuole no, soprattutto a seguito delle tarantelle tra ministra Azzolina e presidenti di regione. A Milano alcuni studenti si sono fatti tamponare e hanno occupato un liceo, mentre in Emilia-Romagna il TAR ha sospeso la decisione di Bonaccini di prorogare la chiusura delle scuole (quindi si torna a scuola) ed è interessante un passaggio: “nel provvedimento regionale non vi è riferimento a dati o indici specificatamente e univocamente attinenti al settore della scuola secondaria di secondo grado”.
- Il 13 gennaio è cominciato il più grande processo contro le mafie degli ultimi 30 anni e, evidentemente, se ne parla poco. In particolare, è un processo contro la ‘ndrangheta e questo pezzo del Guardian riassume bene molti aspetti interessanti: 900 testimoni, più di 350 imputati, un’aula di tribunale da 1000 posti appositamente costruita a Lamezia Terme.
- “Perdono mio padre per il folle gesto e prego tanto per lui. Ora penso a guarire”. Sono le parole più forti, commoventi, dolorose e piene di speranza di Joseph Cariati, dj e artista della scena techno, a me sconosciuto fino a qualche giorno fa. E ora è in ospedale, dopo essere stato accoltellato dal padre.
- Persona da seguire: Djarah Kan, scrittrice e attivista culturale Italò- ghanese. Nera del Sud.
- Ho scoperto, insieme con milioni di altre persone, Tiny Desk (Home) Concert e ho ascoltato e visto più volte questa incantevole performance di Dua Lipa.
- Altro consiglio da ascoltare: Cachemire, un podcast morbido di Edoardo Ferrario e Luca Ravenna, due stand-up comedian.
- A grande ed esplicita richiesta, un altro consiglio musicale – che già stare quasi accanto a Dua Lipa mi pare fantastico – è questa canzone: Super economy di g.em, cantante e polistrumentista tra Cesena e il mondo, dal pianoforte al busking. Super economy è triste al punto giusto. Che pure le altre canzoni non sono mica male.
Altro (parola della settimana): lustro. Metto lustro, perchè c’entra con un’altra sezione di questo sito, che ho ripreso dopo un lustro e che spero dia lustro a questo spazio.
Un abbraccio placebo,
Danilo
ZKG#10
Immagine di copertina: cosa fanno i postini di notte? Dormono, come tutti.