La morte di Leonard Cohen è stata sconvolgente, terribile e c’è bisogno di ricordarlo.
Leonard Cohen io l’ho scoperto tardi, davvero tardi. Sarà stato qualche anno fa e sarà stato sicuramente il suo Hallelujah. Ho degli amici che mi facevano e che tuttora mi fanno ascoltare #Musica decente, anzi musica molto bella. E sicuramente uno di quegli amici un giorno di qualche anno fa mi ha detto “ascolta questa roba qua”. E questa roba qua era Hallelujah di Leonard #cohen. E lì non c’è niente o c’è tutto. Quel brano mi ha insegnato l’empatia, mi ha insegnato a far diventare gli occhi lucidi, a volte a far scendere le lacrime lungo le guance, a volte a guardare in alto per far finta che le lacrime potessero rientrare. Però le lacrime si vedono dagli occhi, si vedono dallo sguardo, si vedono da quel punto fisso che si guarda per un po’, pensando alle cose brutte che ci sono successe, cose brutte che spesso sono legate a cose belle, a persone che ci hanno fatto stare bene e che per un motivo o per un altro non ci sono più. Io sto scrivendo queste frasi riascoltando Hallelujah, senza soluzione di continuità, senza sosta. Ancora non so cosa farò. Ancora non so quando smetterò di ascoltarla. CONTINUA A LEGGERE QUI